L’evoluzione digitale ha trasformato il mondo degli affari. Non è più sufficiente gestire separatamente i processi aziendali e le attività di vendita online: oggi, l’integrazione tra il software gestionale (ERP) e la piattaforma e-commerce è essenziale per ottenere efficienza, competitività e crescita. Tuttavia, non tutte le soluzioni sono uguali, anzi sul mercato si trovano molte soluzioni di basso livello e per evitare di cadere nella trappola che impedirà presto alla tua azienda di crescere, è necessario scegliere la soluzione ed il partner giusto può fare la differenza. Il primo fattore: il prezzoSe credi davvero di riuscire a sfondare nel commercio elettronico e sopravvivere alla guerra dei competitor online, allora sicuramente dovresti evitare di acquistare servizi che costano 29 o 59 euro al mese. Se pensi quanto costa la consulenza di un'ora erogata da uno specialista, ti renderai conto subito che puoi scordarti qualsiasi assistenza o personalizzazione. Se pensi di risparmiare con il gestionale, allora dovresti cominciare a pensare che forse è meglio non fare proprio e-commerce. Il secondo fattore: il marketing e gli aspetti iinfrastrutturali chi li gestisce?Non basta avere un gestionale per e-commerce, una piattaforma (cms) oppure un sito per vedere. Il cuore pulsante è il marketing. Se pensi di gestire autonomamente il marketing rischi di sopravvalutare le tue competenze e di sottostimare il tempo necessario per curare con attenzione tutti gli aspetti. Affidarsi a chi gestisce contemporaneamente tutti gli aspetti tecnici del gestionale in cloud e contemporaneamente anche il marketing è una soluzione opportuna. Peraltro scegliere chi produce anche la piattaforma rispetto a chi utilizza software fatti da altri soggetti, garantisce il pieno controllo dell'applicativo e la massima possibilità di intervento. Perché scegliere un gestionale nato per l'e-commerce è la scelta vincenteQuando si tratta di integrare un gestionale aziendale con un sistema e-commerce, è fondamentale fare una scelta consapevole: preferire software progettati specificamente per l’e-commerce e in grado di gestire anche le attività di un negozio fisico, piuttosto che optare per soluzioni nate per soddisfare esclusivamente le esigenze dei negozi tradizionali e successivamente adattate al digitale. Spesso, infatti, le seconde opzioni si rivelano una trappola più che una soluzione, con costi nascosti e complessità crescenti che possono frenare la crescita dell’azienda. Le problematiche dei gestionali tradizionali adattati all’onlineUn software gestionale progettato per il retail fisico si concentra esclusivamente sulle necessità operative di negozi e magazzini tradizionali come la stampa degli scontrini, la gestione di casse multiple o di più sedi. Sebbene alcune soluzioni abbiano cercato di evolversi per includere funzionalità e-commerce, la realtà è che queste aggiunte sono spesso incomplete, rigide e frammentarie. Per colmare le lacune, gli utenti si trovano costretti ad acquistare e installare decine di plugin e funzionalità a pagamento, che comportano abbonamenti ricorrenti e una gestione complicata. Ad esempio, per un e-commerce gestito con un gestionale tradizionale, potrebbe essere necessario: Mappare le categorie con i marketplace come Amazon, eBay o Zalando, operazione che spesso richiede plugin aggiuntivi.Stampare le lettere di vettura dei principali corrieri (GLS, DHL, TNT, Poste Italiane, UPS, FedEx, SDA, Bartolini, KiPoint, Mail Boxes Etc, Spedizioni Amazon) senza dover caricare manualmente ogni informazione. Senza un'integrazione nativa, si è costretti a gestire queste attività attraverso piattaforme separate spendendo anche molti soldi.Gestire le normative e-commerce come GDPR, GSPR, DAC7, etcGestire la logistica avanzata, come il picking live, l’etichettatura dei prodotti in arrivo e il monitoraggio delle spedizioni (tracking), che spesso richiede ulteriori applicativi. Questo approccio “rattoppato” porta inevitabilmente a un sistema frammentato e poco efficiente. Gli utenti si trovano di fronte a un’interfaccia sovraccarica di moduli e plugin che non sempre comunicano bene tra loro, causando: Lentezza operativa: Ogni plugin aggiunto rallenta le prestazioni del sistema, specialmente nelle piattaforme non progettate per gestire grandi volumi di dati o flussi complessi.Rigidità strutturale: La mancanza di flessibilità dei gestionali tradizionali li rende difficili da adattare a esigenze specifiche, costringendo le aziende a modificare i loro processi per adattarsi al software anziché il contrario.Problemi di scalabilità: Man mano che l’azienda cresce, la necessità di integrare ulteriori moduli o plugin porta a conflitti tecnici, rendendo il sistema instabile e difficile da espandere.Alti costi nascosti: Abbonamenti mensili o annuali per ogni modulo aggiuntivo possono far lievitare significativamente i costi, riducendo i margini di profitto.Usare impropriamente le piattaforme come Prestashop, Ecwid e WooCommerce come gestionali o channel managerMolti imprenditori digitali pensano erroneamente di poter trasformare piattaforme tipo queste in gestionali completi. Tuttavia, queste soluzioni sono progettate per gestire siti e-commerce, non per fungere da sistemi integrati per la gestione aziendale. Per avvicinarle a un gestionale, è necessario installare numerosi plugin, trasformandole in strumenti “ibridi” che non sono mai stati concepiti per funzionare in questo modo. Questi “mini-gestionali” creati con plugin introdotti manualmente presentano numerosi problemi: Connettori fragili: Le integrazioni con marketplace o sistemi di gestione sono spesso parziali e richiedono aggiornamenti frequenti. Non sono studiati per interoperare tra di loro e gli aggiornamenti e requisiti possono bloccare un intero sistema.Farraginosità: Ogni nuova funzionalità aggiunge complessità, rendendo il sistema poco intuitivo e difficile da usare per il personale.Rischi dei fornitori: ogni modulo o plugin viene erogato da un fornitore diverso pertanto ti troverai costretto ad interagire con decine di fornitori per servizi di scarso valore che normalmente offrono un'assistenza altrettanto scarsa in caso di problemi, guasti bloccanti o necessità di personalizzazioni o esportazioni.Assenza di supporto nativo: Piattaforme come WooCommerce non offrono nativamente funzionalità per la logistica, il magazzino o la gestione delle vendite al banco, costringendo le aziende a investire in strumenti esterni.Perché integrare software gestionale ed e-commerce è essenziale? E come evitare errori nella scelta?Nella gestione di un e-commerce, uno dei problemi principali è la difficoltà di sincronizzare in tempo reale i dati aziendali, gli ordini e le giacenze tra la piattaforma di vendita e il gestionale aziendale. Questo problema genera inefficienze, ritardi e, nei casi peggiori, insoddisfazione del cliente. Immagina di vendere un prodotto che in realtà non è disponibile a magazzino, o di non riuscire a processare rapidamente un ordine per mancanza di comunicazione tra i sistemi: le conseguenze possono essere costose sia in termini economici che reputazionali. Gestione ordini: attenzione ad errori ed inefficienzeLe soluzioni di integrazione di base si limitano spesso a sincronizzare gli ordini tra l’e-commerce e il gestionale, ma questo è solo il primo passo. Una buona soluzione avanzata dovrebbe invece analizzare in tempo reale i dati degli ordini, prevenendo errori di doppia fatturazione o invio, oltre ad automatizzare la creazione di documenti fiscali. Una funzione indispensabile è anche la gestione rapida ed efficiente di grandi volumi di fatture e corrispettivi internazionali, integrando i dati provenienti da diversi software, marketplace e canali, senza interruzioni o complicazioni. Il vero valore aggiunto di un sistema integrato è la sua affidabilità e velocità, supportata da un’architettura flessibile che garantisce compatibilità con un ampio numero di marketplace. Questo supera di gran lunga le limitazioni dei sistemi che richiedono aggiornamenti manuali o costosi plugin per raggiungere una funzionalità accettabile. Giacenze, logistica e hardware industrialeUno degli aspetti più critici nella gestione di un e-commerce è mantenere aggiornate le giacenze in tempo reale. Le soluzioni tradizionali, basate su sincronizzazioni periodiche, lasciano spazio a errori che possono compromettere l’esperienza del cliente, come la vendita di prodotti non disponibili o ritardi nella preparazione degli ordini. Una soluzione avanzata deve aggiornare le giacenze istantaneamente attraverso l’integrazione tra negozio fisico, software gestionale (ERP), marketplace ed e-commerce, consentendo inoltre la gestione completa dei flussi di magazzino. Questo include operazioni come picking (prelevamento della merce), etichettatura automatica (in fase di caricamento della merce) e stampa delle lettere di vettura per tutti i corrieri. Per chi gestisce sia negozi fisici che digitali, l’integrazione con sistemi di cassa e logistica deve unificare le giacenze tra offline e online, creando un ecosistema connesso che elimina disallineamenti e inefficienze. Un software gestionale efficace deve supportare l'utilizzo di hardware industriale avanzato, come palmari per la gestione della logistica, etichettatrici, lettori di codici a barre e dispositivi mobili come tablet e smartphone per lavorare in mobilità. Inoltre, l'integrazione con tecnologie come tag NFC, RFID e QR code garantisce una gestione precisa e rapida delle operazioni, ottimizzando i flussi di lavoro e migliorando l'efficienza complessiva dell’azienda. Queste funzionalità non solo semplificano le attività quotidiane, ma permettono anche una maggiore adattabilità alle esigenze specifiche di ogni settore. Analisi e competitività: decidi con i datiA differenza delle piattaforme di base che offrono solo integrazioni limitate, una soluzione efficace deve aggiungere un livello di analisi strategica ai dati aziendali. Monitorare in tempo reale la competitività dei prodotti in ogni marketplace, gestire strategie di pricing dinamico e ottimizzare le campagne promozionali grazie a report dettagliati sono elementi fondamentali per mantenere un vantaggio competitivo. Un buon sistema sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare i trend di mercato, suggerendo miglioramenti e ottimizzazioni che aiutano a prendere decisioni rapide e informate, aumentando le vendite e massimizzando i profitti. Questo livello di approfondimento non è spesso disponibile con soluzioni tradizionali, che rimangono limitate alla semplice gestione dei flussi di lavoro. Gestione dei resiLa gestione dei resi è una delle sfide più impegnative per qualsiasi e-commerce, spesso considerata la parte più complicata e onerosa dell’intero processo operativo. Tuttavia, una gestione efficace dei resi può trasformare questa difficoltà in un’opportunità per migliorare l’efficienza aziendale e fidelizzare i clienti. È fondamentale disporre di un sistema centralizzato che consenta di coordinare ogni aspetto del flusso di reso in modo semplice, senza richiedere personale altamente specializzato. Un buon sistema di gestione dei resi deve garantire che tutte le richieste siano raccolte, elaborate e tracciate in un unico luogo, automatizzando il più possibile le operazioni. Questo permette di ridurre gli errori, minimizzare i tempi di attesa e ottimizzare i costi legati alla logistica inversa. Inoltre, la semplicità del sistema è essenziale: interfacce intuitive e processi automatizzati consentono di standardizzare le procedure e di semplificare anche le operazioni più complesse, come l’emissione delle etichette di reso, l’organizzazione dei rimborsi e il monitoraggio dei prodotti restituiti. La possibilità di utilizzare strumenti come codici a barre, QR code o NFC migliora ulteriormente la precisione e la rapidità delle operazioni, riducendo il carico di lavoro manuale. Una gestione dei resi efficiente non solo aumenta l’efficienza interna, ma rappresenta anche un elemento chiave per offrire un’esperienza positiva ai clienti. Trasparenza e velocità sono due aspetti cruciali: aggiornamenti puntuali sullo stato della richiesta e tempi rapidi per la risoluzione del reso sono elementi che rafforzano la fiducia e la soddisfazione del cliente. Inoltre, offrire opzioni flessibili, come la possibilità di scegliere tra rimborsi, sostituzioni o crediti per futuri acquisti, può trasformare un’esperienza potenzialmente negativa in un’opportunità per rafforzare la relazione con il cliente. La gestione dei resi, quindi, non deve essere vista solo come una problematica da risolvere, ma come un’occasione strategica per migliorare i processi interni e consolidare la reputazione dell’e-commerce, garantendo efficienza operativa e soddisfazione del cliente in ogni fase del percorso. Supporto multicanale: vendi ovunque, senza limitiGestire la vendita su più piattaforme può diventare un incubo senza una gestione centralizzata. Una piattaforma efficace dovrebbe sincronizzare le vendite su tutti i principali marketplace (Amazon, eBay, ManoMano, Zalando, Cdiscount, Spartoo, Aliexpress, E-Price, Conrad, Leroy Merlin, Privalia, Casino, Rakuten, Rakuten, Temu, Allegro, Kaufland, Etry, Tannico, Yoox, Bol, Otto, Fnac, Veepee, WayFair, Farfetch, Decathlon, Asos, Groupon, La Feltrinelli) mantenendo un unico punto di controllo per ordini, resi e aggiornamenti di magazzino. Questo approccio riduce drasticamente il lavoro manuale e semplifica la gestione operativa. Corrieri e sistemi di pagamentoUna soluzione di qualità include connessioni dirette con tutti i corrieri e sistemi di pagamento, offrendo anche opzioni avanzate come la rateizzazione. Tutto ciò elimina la necessità di moduli aggiuntivi e garantisce un’esperienza fluida sia per i clienti che per le aziende, riducendo al minimo i costi nascosti e le limitazioni tecniche. Fai attenzione perchè i gestionali che includono servizi per la stampa delle lettere di vettura dei corrieri, ti costringono a pagare cifre spropositate per la stampa delle etichette per la spedizione. Anche se sulla carta, infatti, si tratta di pochi centesimi per spedizione, quando si considerano i quantitativi di spedizione gestiti in un anno le cifre potrebbero far spavento. Assicurati sempre che la piattaforma che stai scegliendo non contenga costi nascosti e soprattutto che l'implementazione di tutti i corrieri sia diretta e nativa perchè in tal caso non sono dovuti ulteriori costi. Personalizzazione e flessibilità su misuraUno dei limiti più grandi delle soluzioni standard è la loro rigidità. Ogni azienda ha esigenze uniche, e le piattaforme generiche spesso costringono a lavorare secondo schemi prestabiliti, adattando i processi aziendali al software invece del contrario. Un sistema ideale deve essere progettato per offrire una personalizzazione totale, adattandosi ai flussi di lavoro specifici di ogni azienda. Oltre a gestire gli aspetti tecnici, deve fornire anche supporto in ambiti cruciali come il marketing, la SEO e il branding, per garantire una crescita a 360 gradi. Questo approccio elimina la necessità di affidarsi a soluzioni preconfezionate e poco flessibili, che spesso rappresentano più un ostacolo che un’opportunità per la crescita aziendale. Il futuro della gestione aziendale ed e-commerceL’integrazione tra software gestionale ed e-commerce non è solo un aspetto tecnico, ma un elemento strategico per il successo aziendale. Scegliere una soluzione completa significa investire in un sistema che non solo semplifica i processi, ma offre anche la flessibilità e la scalabilità necessarie per crescere. Puntare su un ecosistema integrato, che includa funzionalità avanzate e si adatti alle esigenze specifiche della tua azienda, è la chiave per affrontare con successo le sfide del mercato digitale e garantire una crescita sostenibile nel lungo termine. Giovanni Gasparri Se intendi essere aggiornato sul mondo del commercio elettronico, iscriviti subito alla nostra newsletter!

Bandi per e-commerce. Digitalizzazione e internazionalizzazione: un’occasione imperdibile per le PMICome bandi e voucher possono trasformare il tuo business digitale da Nord a Sud del Paese Il mondo del commercio elettronico è in continua evoluzione, spinto da una rivoluzione digitale che non conosce confini. Per le piccole e medie imprese italiane, questo rappresenta una sfida ma anche un’enorme opportunità. Grazie ai numerosi bandi regionali e ai voucher promossi dalle Camere di Commercio, le PMI possono accedere a risorse finanziarie che permettono di sviluppare o migliorare la loro presenza online, potenziando le strategie di vendita e conquistando nuovi mercati, sia locali che internazionali. Iniziative come il Voucher Digitalizzazione PMI della Regione Lazio, il Bando Internazionalizzazione della Camera di Commercio, e il Voucher Doppia Transizione Digitale ed Ecologica della Camera di Commercio sono solo alcune delle tante possibilità disponibili. Con specificità diverse, scadenze variabili e modalità di accesso personalizzate, queste opportunità si replicano in ogni regione italiana, da Nord a Sud, offrendo alle imprese strumenti concreti per la crescita. Il loro scopo? Rafforzare il tessuto imprenditoriale del Paese, promuovendo innovazione tecnologica, sostenibilità e competitività globale. Grazie a funzionalità come la gestione automatizzata dei marketplace, la digitalizzazione dei processi di logistica industriale, l’ottimizzazione del SEO con l'AI o le traduzioni professionali, le aziende possono competere più efficacemente in un mercato globale sempre più esigente. 🎯 Un panorama nazionale di opportunità per le PMIIl Voucher Digitalizzazione PMI della Regione Lazio rappresenta un modello virtuoso per molte altre iniziative simili in Italia. Con questo strumento, le imprese laziali possono sviluppare un sistema di commercio elettronico integrato, sfruttando tecnologie avanzate come quelle offerte da Haitex Zucchetti con un prodotto specifico presente già nell'ecosistema SmartCommerce. Ma il Lazio non è l’unica regione a offrire simili opportunità. In Lombardia, il bando "Transizione digitale delle imprese lombarde" finanzia progetti di sviluppo tecnologico per migliorare la competitività delle imprese. La Regione Veneto con il Bando per lo sviluppo delle competenze per la specializzazione intelligente e la transizione industriale intende sostenere imprese di micro, piccola e media dimensione che già aderiscono a Reti Innovative Regionali (RIR) e che rientrano negli ambiti della “Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021 - 2027”, per lo sviluppo di competenze specifiche per la transizione industriale. Anche regioni come Emilia-Romagna, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Campania e Puglia hanno nella propria agenda attività che incentivano le PMI in modi analoghi. La priorità è data quasi sempre all'innovazione, spesso focalizzati su attività green, internazionalizzazione e miglioramento delle competenze digitali. Anche le Camere di Commercio svolgono un ruolo fondamentale in questa trasformazione, offrendo bandi specifici per il potenziamento dell’e-commerce. Anche se le modalità di partecipazione e i criteri di selezione variano, il fine comune di queste iniziative è quello di rendere le PMI italiane più innovative e competitive. 📈 Transizione digitale: dalla 4.0 alla 5.0, un nuovo paradigmaFino a poco tempo fa, il modello di riferimento per il sostegno alla digitalizzazione delle imprese era la Transizione 4.0. Oggi, però, stiamo assistendo a un’evoluzione prevista dal P.N.R.R. (PNRR): la Transizione 5.0 integra questi elementi con un approccio più ampio, che considera anche la sostenibilità ambientale, il benessere sociale e la responsabilità etica. Questo cambiamento apre nuove prospettive per le aziende che vogliono distinguersi, offrendo prodotti e servizi innovativi ma al tempo stesso rispettosi dell’ambiente. Il Voucher Doppia Transizione Digitale ed Ecologica è un esempio concreto di questa nuova direzione. Pensato per le imprese che desiderano migliorare la propria presenza digitale riducendo l’impatto ambientale, questo incentivo permette di adottare strumenti moderni come quelli prodotti da Haitex Zucchetti nei propri laboratori. Grazie a tecnologie di intelligenza artificiale, le aziende possono non solo migliorare la loro visibilità online ma anche garantire una maggiore efficienza operativa, riducendo sprechi e costi. Un esempio è Fitty, l'app che consente di stimare le misure antropometriche per ridurre i resi nel commercio elettronico e dunque gli sprechi connessi.. 🌍 Come prepararsi e accedere ai bandi disponibiliPartecipare a questi bandi richiede una strategia precisa e un’attenta pianificazione. Ogni iniziativa ha regole, documentazione e scadenze specifiche. Affidarsi a un partner esperto come Haitex può fare la differenza. Con la nostra esperienza nella gestione di progetti complessi e nell’accesso ai finanziamenti pubblici, possiamo guidarti in ogni fase del percorso, dalla presentazione della domanda alla realizzazione del progetto. Le nostre soluzioni tecnologiche, come SmartCommerce, offrono un ecosistema completo per la gestione del tuo e-commerce, integrando marketplace, ottimizzazione logistica, traduzioni professionali e molto altro. 📌 Tutte le regioni italiane aprono le porte al futuro digitaleOgni regione offre opportunità uniche per le imprese che desiderano evolversi nel digitale. Le Camere di Commercio, presenti in ogni territorio, rappresentano un punto di riferimento essenziale per accedere ai finanziamenti e ottenere supporto. Monitorare costantemente l’apertura delle finestre di partecipazione ai bandi è fondamentale per non perdere queste occasioni. Contributo a fondo perduto fino a 100.000€ di Haitex ZucchettiNon è il momento giusto per sfruttare i bandi? ricordati sempre che Haitex investe direttamente sui progetti e-commerce con più alto potenziale, erogando un contributo a fondo perduto fino a 100.000€ per supportare l'avviamento del business oppure la migrazione da una piattaforma precedente. Ciò si rende possibile anche grazie all'innovativo modello di business di Haitex, di cui è possibile leggere anche sul sito di Repubblica.it. In un mercato sempre più globale, non investire nella digitalizzazione significa restare indietro. Grazie agli incentivi disponibili, ogni impresa può fare il salto di qualità, affrontando con successo le sfide del presente e del futuro. Non aspettare: scopri come accedere ai bandi nella tua regione e inizia a costruire il futuro del tuo business con Haitex. Contattaci per una consulenza e per scoprire tutti i vantaggi delle nostre soluzioni. Se intendi essere aggiornato su tutte le opportunità dei bandi relativi al commercio elettronico, iscriviti subito alla nostra newsletter!

Un sistema digitale per ridurre i resi e migliorare l’efficienza nel commercio elettronico di abbigliamento, con un occhio alla sostenibilità e alla personalizzazione Acquistare abbigliamento online è ormai una pratica consolidata, ma scegliere la taglia giusta continua a rappresentare un problema per molti utenti. Le discrepanze tra le tabelle delle misure, le differenze nei modelli di vestibilità e l’impossibilità di provare i capi prima dell’acquisto rendono questo processo spesso frustrante per gli acquirenti. Anche per i venditori, i resi costituiscono una sfida significativa, con costi economici e ambientali non trascurabili, specialmente amplificati dalle spedizioni gratuite che al giorno d'oggi sono la normalità. In questo contesto, si inserisce Fitty, un progetto che mira a semplificare la scelta delle taglie e a ridurre gli sprechi attraverso l’uso di tecnologie innovative. Fitty è un prototipo sperimentale di un’applicazione progettata per calcolare con precisione le misure corporee degli utenti (antropometriche) utilizzando semplicemente uno smartphone. Attraverso l’elaborazione di due fotografie scattate seguendo le indicazioni dell’app, una frontale ed una laterale, il sistema è in grado di generare un avatar digitale tridimensionale che rappresenta accuratamente il corpo dell’utente. Questo avatar viene poi utilizzato per verificare la compatibilità dei capi di abbigliamento disponibili su siti e marketplace, riducendo il rischio di errore nella scelta delle taglie. Questo arginerebbe in parte la pratica comune e deprecabile di molti acquirenti, che acquistano ad esempio lo stesso articolo in più taglie, per poi tenere quella realmente corretta e restituendo le altre. L’elemento distintivo di Fitty risiede nell’infrastruttura tecnologica su cui si basa: un’AI privata completamente italiana. Il sistema sfrutta una tecnologia avanzata di modellazione tridimensionale che consente di trasformare immagini bidimensionali in rappresentazioni 3D dettagliate del corpo umano, su cui l’intelligenza artificiale esprime il proprio contributo significativo per le misurazioni e la stima della posa (pose estimation). Grazie a questa tecnologia, Fitty calcola misure antropometriche fondamentali come il girovita, il torace, le spalle e i fianchi con una precisione che supera il 97%. Inoltre, l’app utilizza un sistema di visione artificiale real time che guida l’utente durante lo scatto delle fotografie per garantire il corretto allineamento e ridurre le imprecisioni già nella fase di acquisizione. Un altro aspetto chiave è il sistema di normalizzazione delle immagini. Le fotografie scattate con smartphone diversi, siano essi Android o iOS, possono presentare distorsioni dovute alle differenze nelle fotocamere o nei sistemi operativi. Fitty affronta questa sfida standardizzando le immagini acquisite, assicurando risultati consistenti indipendentemente dal dispositivo utilizzato. L’utilità di Fitty si estende sia agli utenti che ai venditori. Per i consumatori, l’app elimina la necessità di consultare tabelle di misure complesse o di leggere recensioni per capire la vestibilità dei capi. La possibilità di calcolare con precisione le proprie misure e di confrontarle con quelle dei prodotti disponibili online offre maggiore sicurezza durante l’acquisto. Per i venditori, invece, Fitty rappresenta un’opportunità per ridurre i resi, ottimizzare la gestione delle scorte e migliorare la soddisfazione dei clienti. I resi, infatti, non solo comportano costi economici significativi, ma hanno anche un impatto ambientale rilevante, soprattutto nel settore della moda, dove le spedizioni e le restituzioni contribuiscono alle emissioni di CO2. Fitty si inserisce perfettamente nel quadro della transizione 5.0, un modello che promuove l’uso di tecnologie avanzate per migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto ambientale. Tutte le aziende dovranno orientarsi ad una visione maggiormente green del business. Per questo il progetto non si limita a introdurre innovazioni tecnologiche, ma lo fa in modo responsabile, rispettando le normative sulla protezione dei dati personali, come quelli biometrici o le immagini facciali, e adottando misure per garantire la sicurezza delle informazioni biometriche degli utenti. La sostenibilità è un elemento centrale: ogni reso evitato grazie alla precisione del sistema contribuisce a ridurre l’impatto ambientale del commercio elettronico, dimostrando come tecnologia e responsabilità possano coesistere. E' stato realizzato già un prototipo proof-of-concept dell'intero sistema, che è in continuo miglioramento e le prospettive di sviluppo sono molto promettenti. Il team di progettazione sta lavorando per migliorare ulteriormente l’accuratezza delle misurazioni, per rendere il sistema velocemente scalabile e applicabile a un numero crescente di piattaforme di e-commerce e marketplace e per implementare algoritmi di apprendimento rinforzato (reinforced training) per affinare ulteriormente le prestazioni del sistema. "Tutte le idee che hanno enormi conseguenze sono sempre idee semplici" cit. L. Tolstoj Il primo produttore ad aver adottato con successo Fitty è stato il marchio GEMS, rinomato a livello nazionale nel settore del team wear, l’abbigliamento sportivo dedicato alle squadre. Il sito www.lineaorosport.com si distingue come pioniere di questa innovazione, avendo contribuito allo sviluppo del prototipo del progetto. Attualmente, offre a tutti i visitatori la possibilità di utilizzare gratuitamente l’app Fitty per verificare la compatibilità delle maglie da calcio GEMS disponibili al seguente indirizzo: https://www.lineaorosport.com/smartag/maglie+calcio/gems?brand=gems. L'idea di Fitty ha preso forma a Lodi, un territorio ricco di tradizione e innovazione, dove la necessità di affrontare le sfide dello shopping online ha ispirato questo progetto ambizioso. Tutto nasce dall'intuizione e dalla visione di Gabriele Cerri, commerciale nella vita di tutti i giorni ed utente di vecchia data del commercio elettronico, frustrato però dall’inefficienza del processo, oltre dall’impatto ambientale delle proprie scelte che riguarda tutti noi, quotidianamente. Si è avvalso delle capacità di un amico di vecchia data, Stefano Loreni, videomaker, che ha saputo trasformare l’idea in un primo video riepilogativo indispensabile per arrivare a progettare il concept. Da questa intuizione, il concetto si è trasformato in realtà grazie allo sviluppo tecnologico portato avanti in Ciociaria, nei laboratori di Haitex Zucchetti a Isola del Liri, nella provincia di Frosinone. Qui, sotto la guida di Giovanni Gasparri, responsabile della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie in Haitex (azienda specializzata nel commercio elettronico), il progetto ha beneficiato anche del contributo di ricercatori universitari di fama internazionale, ingaggiati oltre il nostro continente, che hanno collaborato per integrare le più avanzate tecnologie di intelligenza artificiale e modellazione corporea. Questo approccio sinergico ha permesso di tradurre un’idea innovativa in una soluzione concreta, pronta a rivoluzionare il mondo del commercio elettronico. Il progetto, concepito con una visione di respiro internazionale, si è sviluppato puntando a creare una tecnologia scalabile e applicabile su larga scala, capace di rispondere alle esigenze di mercati globali e di posizionarsi come riferimento nel settore delle soluzioni digitali per lo shopping online. Fitty rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa essere utilizzata per risolvere problemi pratici, migliorare l’esperienza utente e promuovere la sostenibilità. In un settore competitivo come quello della moda online, il progetto si distingue per la capacità di coniugare innovazione, personalizzazione e rispetto per l’ambiente, ponendosi come modello di riferimento per il futuro del commercio elettronico in mobilità. Giovanni Gasparri Se intendi essere aggiornato sul mondo del commercio elettronico, iscriviti subito alla nostra newsletter!

La complessità della gestione multicanale può bloccare la crescita del tuo e-commerce?La vendita online rappresenta oggi una delle opportunità più grandi per le imprese, ma con questa opportunità arriva anche una crescente complessità. Quando un e-commerce si espande su più canali – dal proprio sito ai marketplace come Amazon, eBay, Cdiscount, Spartoo, ManoMano, LeroyMerlin, Eprice e altri – si trova spesso di fronte a una serie di ostacoli operativi che, se non gestiti in modo adeguato, possono diventare un freno per la crescita. È essenziale comprendere i problemi e dotarsi delle giuste soluzioni per mantenere il controllo e far prosperare il proprio business. 1. Il problema della frammentazione operativaUna delle principali difficoltà della gestione multicanale è la frammentazione delle operazioni. Ogni marketplace ha regole proprie, richiede formati specifici per le schede prodotto e processi separati per la gestione degli ordini. Senza un sistema centralizzato, le operazioni quotidiane diventano un puzzle complicato, dove ogni pezzo deve essere messo insieme manualmente. Questa frammentazione può portare a problemi come la duplicazione di attività, il mancato aggiornamento delle giacenze o addirittura l’overselling – vendere prodotti che in realtà non sono più disponibili. Ogni errore, per quanto piccolo, si riflette sull’esperienza del cliente e mina la fiducia nel tuo marchio. La soluzione? Un sistema che centralizzi tutte le operazioni, consentendo di gestire ordini, giacenze e schede prodotto da un’unica piattaforma. Questo tipo di strumento non solo semplifica il lavoro, ma riduce il rischio di errori, migliorando l’efficienza e la soddisfazione dei clienti. 2. Il caos della logisticaLa logistica è un altro nodo cruciale per gli e-commerce multicanale. Gestire le spedizioni, i resi e il picking degli ordini può trasformarsi in un incubo operativo. Senza una sincronizzazione efficace tra i diversi canali ed un sistema di priorità (ad esempio per gli ordini Prime FBM), è facile ritrovarsi con ordini smarriti, ritardi nelle consegne o clienti insoddisfatti. La mancanza di integrazioni con i corrieri aggiunge ulteriore complessità: preparare manualmente lettere di vettura, monitorare le spedizioni e coordinare le consegne richiede tempo e risorse che potrebbero essere impiegati in attività strategiche. Un ecosistema integrato per la gestione logistica e-commerce è essenziale per superare queste difficoltà. Soluzioni che includono la stampa automatica delle lettere di vettura, la gestione dei resi e la sincronizzazione delle giacenze permettono di risparmiare tempo e di concentrarsi sulla crescita del business. 3. La sfida del pricing e della competitivitàOgni marketplace ha la sua dinamica competitiva. I prezzi devono essere adattati non solo in base alla domanda, ma anche tenendo conto delle regole di ogni canale e dei comportamenti dei concorrenti. Senza un sistema automatizzato di pricing, mantenere la competitività diventa quasi impossibile. Molti e-commerce perdono opportunità preziose perché non dispongono di strumenti per il pricing dinamico, capaci di adattarsi in tempo reale ai cambiamenti del mercato. La conseguenza? Margini di profitto ridotti e una posizione competitiva più debole. Un sistema di pricing dinamico, basato su regole intelligenti, consente di ottimizzare i prezzi per ogni canale, massimizzando i margini senza perdere di vista la competitività. Questo tipo di approccio non solo migliora i risultati economici, ma consente anche di gestire le strategie di prezzo in modo più efficiente e meno stressante. 4. La gestione fiscale internazionale: una sfida sottovalutataCon l’espansione delle vendite in Europa e nel resto del mondo, molti e-commerce si trovano ad affrontare una complessità crescente nella gestione fiscale. La normativa varia in base al paese, al tipo di cliente e al volume delle vendite, creando spesso confusione per chi non ha gli strumenti adatti. Ad esempio, per le vendite ai consumatori privati (B2C) all’interno dell’Unione Europea, l’uso del sistema OSS (One Stop Shop) semplifica la dichiarazione dell’IVA per le transazioni transfrontaliere, ma richiede un’accurata raccolta dei dati relativi alle aliquote applicabili nei diversi paesi. Inoltre, le vendite a soggetti con partita IVA iscritti al VIES (B2B) possono essere soggette al meccanismo del reverse charge, che trasferisce l’onere dell’IVA al cliente acquirente. La gestione di questi processi richiede un sistema automatizzato che supporti la generazione di corrispettivi e fatture in base alle regole di ciascun paese, calcolando correttamente l’IVA e integrando i dati necessari per le dichiarazioni fiscali. Soluzioni avanzate offrono anche la possibilità di inviare automaticamente le fatture ai marketplace come Amazon, semplificando ulteriormente le operazioni. 5. Le sfide del marketing internazionaleVendere su più mercati significa affrontare le differenze linguistiche, culturali e normative. Le descrizioni dei prodotti devono essere tradotte e adattate, rispettando le policy di ogni marketplace. Spesso, le traduzioni automatiche non bastano: possono risultare poco accurate o non conformi, causando problemi di visibilità e fiducia oltre che l'aumento dei resi per traduzioni non corrispondenti alla realtà. Un sistema che combina traduzioni automatiche con revisione professionale da parte di linguisti madrelingua è una soluzione ottimale. Questo approccio garantisce contenuti di alta qualità, adattati alle specificità di ogni mercato, migliorando l’esperienza d’acquisto e la percezione del brand. 6. Innovazione tecnologica come vantaggio competitivo Il panorama dell’e-commerce è in continua evoluzione, e l’innovazione tecnologica è un fattore chiave per mantenere il vantaggio competitivo. Dall’uso dell’intelligenza artificiale per ottimizzare le schede prodotto, al supporto per la gestione documentale e fiscale, fino alle funzionalità avanzate per il magazzino, le aziende che investono in tecnologia avanzata possono affrontare meglio le sfide della gestione multicanale. Tecnologie come la gestione evoluta dei resi, il picking live e la compatibilità con Industria 4.0 offrono un supporto fondamentale per semplificare le operazioni e ottenere agevolazioni fiscali. Questi strumenti non solo migliorano l’efficienza operativa, ma permettono anche di offrire un servizio migliore ai clienti, aumentando la fidelizzazione e le vendite. ConclusioniLa gestione multicanale è una sfida complessa, ma con gli strumenti giusti può trasformarsi in un’opportunità per far crescere il tuo e-commerce. Centralizzare le operazioni, ottimizzare la logistica, implementare strategie di pricing dinamico e sfruttare le tecnologie avanzate sono passi fondamentali per superare le difficoltà e cogliere tutto il potenziale del mercato online. Se vuoi scoprire come affrontare queste sfide, iscriviti alla nostra newsletter per ricevere consigli esclusivi o valuta il potenziale del tuo e-commerce con un’analisi gratuita. Non lasciare che la complessità freni la tua crescita: investi nel futuro della tua attività con consapevolezza e gli strumenti giusti.

L’analisi dei costi di un e-commerce: una guida per comprendere e ottimizzare le speseGestire un e-commerce è un’opportunità entusiasmante, ma spesso nasconde complessità che solo un’analisi approfondita dei costi può aiutare a comprendere. Tra costi fissi, variabili e nascosti, ogni voce di spesa ha un impatto significativo sulla redditività e sulla sostenibilità del business. Conoscere e monitorare queste spese non è solo una buona pratica, ma una vera e propria necessità per chi vuole competere in un mercato sempre più dinamico. In questo articolo esploreremo le principali categorie di costi che ogni e-commerce deve affrontare. Comprenderemo cosa rientra nei costi fissi, come gli affitti, le licenze software e gli stipendi, e nei costi variabili, che dipendono direttamente dal volume delle vendite, come le spese di spedizione o le commissioni sui pagamenti. Ma non solo: approfondiremo anche il tema dei costi nascosti, quegli oneri spesso sottovalutati, come le inefficienze operative o i resi, che possono incidere pesantemente sui margini se non gestiti adeguatamente. Un’analisi chiara e dettagliata dei costi è fondamentale per calcolare il Break-Even Point e pianificare strategie che migliorino la marginalità del business. Solo attraverso una gestione consapevole delle spese è possibile trasformare un e-commerce in un’attività sostenibile e in grado di crescere nel tempo. Costi Fissi: la base operativa dell’e-commerceI costi fissi rappresentano le spese che rimangono costanti indipendentemente dal numero di vendite effettuate. Questi costi forniscono le fondamenta per l’attività e-commerce e includono aspetti essenziali come infrastruttura, personale e spazi fisici. ·      Infrastruttura e tecnologia La piattaforma e-commerce è il cuore pulsante del tuo business. I costi di impianto, personalizzazione, hosting e manutenzione del sito sono imprescindibili, così come le licenze per software gestionali (ERP, CRM), plugin, temi e strumenti software e hardware utilizzati in qualsiasi fase operativa. A queste spese si aggiungono i costi di abbonamento per strumenti e servizi che migliorano i processi interni e l’efficienza. ·      Personale I membri del team, come ad esempio responsabili marketing, amministratori e addetti all’assistenza clienti, magazzinieri costituiscono una parte fondamentale dei costi fissi. Gli stipendi, i contributi previdenziali e assicurativi del personale fisso devono essere considerati attentamente per garantire la sostenibilità dell’organico. ·      Logistica e magazzino Anche se invisibili agli occhi del cliente, le spese per il magazzino rappresentano una fetta importante dei costi fissi. Questi includono l’affitto degli spazi, le utilities come energia elettrica e riscaldamento e l’ammortamento delle attrezzature come scaffalature e macchinari per la stampa di etichette e l’imballaggio. ·      Marketing a lungo termine Alcune attività di marketing rientrano nei costi fissi, come il mantenimento del sito web e gli investimenti continuativi in SEO per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. Questi costi, pur non variando con le vendite, sono cruciali per mantenere la visibilità del brand. ·      Altre spese amministrative Tra i costi fissi troviamo anche le assicurazioni aziendali, indispensabili per tutelare l’attività, e le consulenze professionali continuative in ambito legale, fiscale e finanziario. Questi elementi garantiscono una gestione sicura e conforme alle normative. Costi Variabili: l’effetto del volume di venditeI costi variabili, al contrario dei fissi, aumentano o diminuiscono in base al numero di vendite e ordini gestiti. Sono legati direttamente alle operazioni quotidiane e rappresentano una componente essenziale del controllo di gestione. ·      Acquisto e produzione I costi variabili più evidenti sono quelli legati ai prodotti stessi. Questi includono il costo delle merci acquistate dai fornitori o i costi di produzione per articoli realizzati su richiesta. La scelta di fornitori affidabili e una buona negoziazione sono essenziali per mantenere questi costi sotto controllo. ·      Logistica e spedizioni Ogni ordine effettuato comporta spese di spedizione, imballaggio e gestione logistica. Questi costi crescono proporzionalmente al volume delle vendite e comprendono anche la gestione dei resi, che rappresentano una sfida economica non trascurabile. ·      Commissioni di transazione Ogni vendita effettuata online comporta commissioni sulle transazioni. Le piattaforme di pagamento come PayPal, Stripe o le carte di credito applicano una percentuale per ogni pagamento elaborato. Se si utilizzano marketplace come Amazon o eBay, bisogna considerare anche le loro commissioni. ·      Marketing operativo Le campagne pubblicitarie a pagamento, come Google Ads o Meta Ads, rientrano tra i costi variabili. Queste spese aumentano in base agli investimenti fatti per attirare clienti o promuovere specifici prodotti. A queste si aggiungono collaborazioni temporanee, come l’influencer marketing. ·      Gestione operativa Durante i picchi stagionali o le promozioni, può essere necessario aumentare temporaneamente il personale o ricorrere a consulenze esterne per far fronte alla domanda. Anche eventuali interventi di manutenzione straordinaria della piattaforma o dei processi operativi rappresentano costi variabili. I costi nascosti: il lato meno visibile dell’e-commerceEsiste una categoria di costi meno immediatamente riconoscibili che può avere un impatto significativo sulla redditività complessiva del business: i costi nascosti. Questi oneri, spesso sottovalutati o trascurati, rappresentano una minaccia silenziosa per la sostenibilità economica e possono trasformarsi in un ostacolo se non vengono monitorati e gestiti con attenzione. ·      Inefficienze operative: costi invisibili ma pesanti Uno dei costi nascosti più devastanti per le aziende che affrontano un aumento del volume d’affari senza disporre di processi interni adeguati, strumenti avanzati e know-how, è rappresentato dalle inefficienze operative. Queste inefficienze si accumulano in modo subdolo, ma i loro effetti possono essere profondamente negativi, compromettendo sia la redditività che la reputazione dell’azienda. Processi non ottimizzati, errori nella gestione degli ordini o ritardi nelle spedizioni non si limitano a generare un aumento delle spese operative, ma minano la fiducia dei clienti, con un impatto diretto sulla percezione del brand. Nei casi più gravi, tali problemi possono portare a recensioni negative, tassi di abbandono più elevati e persino al blocco delle vendite su marketplace come Amazon o eBay. Questi blocchi, quando diventano permanenti, rappresentano una perdita irreparabile di canali di vendita strategici, che può paralizzare la crescita aziendale. L’assenza di automazione in aree critiche, come la logistica o il servizio clienti, amplifica ulteriormente questi problemi. Senza strumenti che ottimizzino i flussi operativi, l’azienda si trova a fronteggiare costi crescenti e una riduzione dell’efficienza complessiva, perdendo competitività in un mercato dove rapidità e precisione sono fattori cruciali. In un tale contesto, non affrontare tempestivamente queste inefficienze può trasformare un’opportunità di crescita in una crisi operativa e finanziaria. ·      Obsolescenza dello stock: il rischio del tempo Mantenere un magazzino ampio e ben fornito è essenziale per soddisfare la domanda, ma comporta il rischio dell’obsolescenza dello stock. I prodotti invenduti o fuori stagione perdono progressivamente valore, richiedendo spesso sconti significativi per essere liquidati. Questo fenomeno è particolarmente critico nei settori con cicli di vita brevi, come la tecnologia o la moda o i giocattoli, dove la stagionalità e le novità possono rendere rapidamente obsoleti gli articoli in magazzino. Per mitigare questo rischio, è fondamentale adottare strategie di rotazione delle scorte e analizzare costantemente i dati di vendita per prevedere la domanda. ·      Resi e garanzie: una sfida logistica ed economica I resi sono una realtà inevitabile per molti e-commerce, soprattutto in settori come l’abbigliamento, dove le percentuali di restituzione possono superare il 30%. Ogni reso comporta costi legati alla logistica inversa, alla verifica dello stato del prodotto e alla sua eventuale reintegrazione in magazzino. Inoltre, i prodotti danneggiati o non rivendibili generano una perdita netta per l’azienda. Le spese per garanzie aggiuntive o sostituzioni gratuite rappresentano un ulteriore costo nascosto. Sebbene tali politiche possano migliorare l’esperienza cliente, senza un’adeguata gestione possono incidere negativamente sui margini operativi. ·      Aggiornamenti tecnologici: l’evoluzione che pesa sul budget Nel mondo dell’e-commerce, la tecnologia avanza rapidamente, e mantenere il passo richiede investimenti costanti. L’implementazione di nuove funzionalità, gli aggiornamenti di sicurezza o l’adozione di strumenti più avanzati per la gestione dei dati e l’automazione comportano spese non sempre prevedibili. ·      Costi reputazionali e customer experience Un altro costo nascosto, spesso sottovalutato, riguarda l’impatto negativo di una customer experience non ottimale. Ritardi nelle consegne, prodotti non conformi o un servizio clienti inefficiente possono tradursi in recensioni negative, che a loro volta influenzano le decisioni di acquisto di nuovi clienti. Riconquistare la fiducia persa richiede investimenti in marketing e risorse aggiuntive, che si traducono in ulteriori spese per l’azienda. ·      Compliance e regolamentazioni Adattarsi alle normative locali e internazionali, come le direttive GPSR, OMNIBUS, COOKIE LAW, GDPR, EPREL, DAC7, DSA, DMA, PSD2, etc comporta costi nascosti legati a consulenze legali, implementazioni tecniche e formazione del personale. Non rispettare queste normative può risultare in sanzioni, che possono incidere negativamente sulla situazione economica. Come gestire i costi nascosti La chiave per mitigare l’impatto dei costi nascosti è la consapevolezza. Identificarli e integrarli nelle analisi finanziarie e nel Total Cost of Ownership (TCO) consente di avere un quadro completo delle spese e di prendere decisioni strategiche più informate. Ecco alcune strategie utili: Analisi dei dati: Monitorare costantemente le metriche chiave, come i tassi di reso, la rotazione delle scorte e l’efficienza operativa, per individuare e affrontare le inefficienze.Automazione dei processi: Ridurre gli errori umani e migliorare l’efficienza operativa con strumenti tecnologici avanzati.Pianificazione strategica: Prevedere spese straordinarie, come aggiornamenti tecnologici o liquidazioni di stock, e creare fondi dedicati per gestire questi oneri.Miglioramento dell’esperienza cliente: Investire in processi che minimizzino i resi e migliorino la soddisfazione del cliente, riducendo i costi reputazionali.Vuoi sapere come affrontare i costi in maniera corretta e dar vita ad un business profittevole e sostenibile a lungo termine? Scarica il nostro white paper dal titolo: "Le chiavi del successo nell’e-commerce: strategie, dati e sostenibilità per emergere nel mercato digitale" - Dalla determinazione del Break-Even Point alla gestione strategica dei brand: come costruire un e-commerce profittevole e sostenibile in un contesto competitivo, omnicanale e in continua evoluzione.

Evoluzione dell’ecommerce di arredamento per la casa in Europa: tra tradizione e innovazione L’e-commerce nell’arredamento europeo per la casa: trend, influenze dei social media e l’ascesa di Amazon. Panoramica del mercato europeo dell’arredamento per la casa nel 2023Il settore europeo dell'arredamento per la casa vale nel 2023, 40 miliardi di euro. È dominato dagli acquisti di mobili per soggiorno e sala da pranzo, che rappresentano 13 miliardi di euro di queste vendite. Durante la pandemia, il 40% dei consumatori europei ha investito nelle proprie case. In seguito si sono notati cali nelle vendite online, a causa di una naturale correzione e in parte alle crescenti pressioni inflazionistiche a causa della complessa situazione internazionale, determinata dalla guerra in Ucraina. Del resto gli articoli per la casa sono costosi, l’acquisto avviene quando il consumatore ha fiducia nel proprio futuro e quando l’inflazione è bassa e restano bassi i tassi di interesse. Tendenze di acquisto e ruolo dei social mediaL’80% delle vendite del settore avviene offline, con una media paragonabile a quella di altri settori, ma non con le più alte medie di assorbimento delle vendite online. I consumatori usano sempre più i loro cellulari e il 72% degli acquirenti di articoli per la casa usa il proprio smartphone per acquistare sempre o quasi. Anche i social media su dispositivi online guidano questa tendenza, con il 41% dei compratori europei di articoli per la casa che afferma di aver utilizzato i social media per effettuare acquisti almeno una volta nel 2022 e nel 2023. Per questa attività i siti preferiti sono Facebook e Instagram, anche se cresce l’utilizzo di Pinterest. Chi compra online articoli per la casa sceglie la consegna a domicilio, visto anche l’ingombro di questi prodotti.  Cambiamenti nei comportamenti di acquistoLo shopping in negozio è la preferenza di molti, perché i prodotti sono ingombranti, relativamente costosi e spesso da provare prima dell’acquisto. Ma quando predominano gli articoli per la casa più piccoli come cuscini, tappeti, lampade, e articoli facilmente trasportabili, regna l’acquisto d’impulso. È vero che l’acquisto d’impulso si affida molto ai negozi, con i clienti che spesso vedono questi oggetti mentre cercano altri bene o provano acquisti per la casa più grandi. È questo il modello che ha sviluppato Ikea in tutta la sua filosofia di negozio, Una ricerca di Made.com del 2021 suggerisce che il 68% degli acquirenti del Regno Unito cercava online articoli per la casa almeno una volta al mese, con il 19% che lo faceva più volte alla settimana. Se sommiamo i mercati online del Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna a cui aggiungiamo la Romania, troviamo che 29 miliardi di euro sul 39,7 miliardi provengono da questa area. Tra coloro che comprano online, un terzo in tutta Europa usa i dispositivi mobile. Questo dato è basso rispetto ad altri settori retail che superano di routine il 50%. Parte dell’utilizzo del mobile è “showrooming” in negozio per trovare l’articolo che l’acquirente sta cercando a un prezzo più conveniente altrove. I consumatori europei di articoli per la casa online sono giovani, sempre più digitalizzati e guidati tanto dalla moda quanto dalla necessità. La spesa in Europa per articoli per la casa è più forte in Italia, Spagna e Romania, con quasi il 50% dei consumatori che acquistano online articoli per la casa. I mercati nordici, invece, mostrano una certa riluttanza ad acquistare online articoli per la casa, pur in presenza di una penetrazione quasi totale di internet e del mobile. Questo potrebbe essere dovuto al costo relativamente alto degli articoli in questi mercati, insieme a culture nazionali che vedono lo shopping online attrarre meno acquirenti in generale. Non sorprende che gli acquirenti ad alto reddito spendano di più in articoli per la casa, visto il valore e la considerazione di questi articoli. È però interessante notare che più donne che uomini acquistano online articoli per la casa. Le donne trasferiscono la loro abilità per lo shopping online, in particolare nella moda, all’acquisto di articoli per la casa. Cosa spinge all’acquisto online?Il desiderio di prezzi bassi, la consegna a domicilio e la convenienza sono ai vertici della preferenza dei consumatori europei sia nell'e-commerce in generale che nell'arredamento per la casa. Cresce il numero di acquirenti che cercano lai convenienza e l’efficienza dei costi che hanno già provato con l'e-commerce in tutti i settori e con una base di utenti che si sta lentamente orientando più verso i Millennial e più giovani. Il settore dell’arredamento per la casa, che è stato a lungo un baluardo contro la digitalizzazione, sta ora diventando rapidamente un settore chiave dell'e-commerce. Sebbene ci siano sfide da affrontare - soprattutto con gli articoli di maggior valore - una serie di rivenditori di articoli per la casa online puri si è sviluppata negli ultimi cinque anni per riempire questa nicchia in crescita. I marketplace e il futuro dell’e-commerce nell’arredamentoIkea domina la lista dei più grandi rivenditori online di articoli per la casa in Europa come marchio, Amazon è il marketplace che la maggior parte delle persone guarda per acquistare i propri articoli per la casa online  Amazon prende una quota impressionare del settore pari al 39%, che è il doppio della quota di mercato di Ikea pari al 14% La ragione è semplice ed è la stessa per cui Amazon è arrivato a dominare così tanti settori retail: offre una vasta scelta, eccellenti opzioni di consegna e prezzi molto competitivi. Amazon è cresciuta molto durante la pandemia, diventando un motore di ricerca efficace per gli articoli per la casa e si è consolidato come leader del settore. La capacità di Amazon di integrare e commercializzare tecnologie all'avanguardia come le sovrapposizioni AR nella sua presenza generale online ha contribuito a elevare il sito a un attore chiave nel settore. Questo, a sua volta, ha attratto molti marchi e molti produttori nel mercato dell'arredamento per la casa e dei mobili per utilizzare il sito al fine di raggiungere un pubblico europeo. Amazon ha guidato la recente carica dei marketplace che entrano nel settore degli articoli per la casa in Europa. Altri nella lista dei principali attori sono Cdiscount, OTTO e Wildberries - tutti marketplace multi-categoria con una presenza significativa in Europa. Oggi i  marketplace sono luoghi significativi per i consumatori per cercare e acquistare i loro acquisti per la casa. Con le pressioni sui costi della vita che continuano a influenzare il mercato europeo, l'efficienza dei prezzi di questi siti attirerà più acquirenti. In cambio, è probabile che più marchi e rivenditori inizieranno ad aumentare le proprie vendite e la propria presenza sul web attraverso l'uso di questi marketplace.  Scopri le soluzione e-commerce di HaitexSei pronto a far crescere il tuo business nell’arredamento con una strategia multicanale integrata? Con Haitex, puoi collegare senza sforzo il tuo negozio online, l’eCommerce, i marketplace e i punti vendita fisici per una gestione unificata e ottimizzata. Contattaci oggi per scoprire come le nostre soluzioni eCommerce multicanale possono migliorare le tue operazioni, aumentare le vendite e offrire ai tuoi clienti un’esperienza di acquisto senza interruzioni. Non aspettare, contatta Haitex ora e porta il tuo business al livello successivo! Se vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul mondo del commercio elettronico iscriviti alla nostra Newsletter su Linkedin Clicca qui per iscriverti